IL GIOCATTOLO

Il Giocattolo.
Il giocattolo non è altro che la riproduzione in piccolo del mondo degli adulti: il bimbo, con la fantasia trasforma i giocattoli nella realtà che vive quotidianamente. Ogni volta che un bambino gioca, riproduce e rielabora il suo vissuto, il suo stato emotivo ed esprime ciò che sta vivendo; racconta il suo modo di essere in quel momento attraverso il linguaggio del gioco. I giocattoli della Ginmar rientrano tra quelli cosiddetti semplici; sono accattivanti e stimolanti, agevolano il gioco e lo rendono funzionale al processo di maturazione del bambino; aiutano il piccolo a socializzare , ad imparare a relazionarsi con l’altro e con l’ambiente che lo circonda. In gergo tecnico si definiscono giocattoli “aperti” ossia che si prestano a diversi utilizzi. Non altrettanto accadrà con i giocattoli più strutturati, che richiedono solo di essere passivamente usati e/o eseguiti, rispetto ai quali il bimbo non è più soggetto attivo, ma spettatore. Se diamo ad un bimbo un trenino elettrico, molto sofisticato , il bimbo lo starà a guardare, ma il gioco si ridurra a poca cosa: il bimbo sarà un utente passivo. Se al contrario, riceverà un trenino semplice e senza funzioni, lo userà in maniera libera, dando sfogo alla fantasia e all’azione personale: ne sarà protagonista. Estremizzando il concetto: meno cose fa il giocattolo più cose farà il bambino: deve essere il bambino che fa il gioco e non il contrario. Da questa considerazione, deriva l’importanza educativa dei giocattoli semplici e tradizionali che costituiscono l’essenza della proposta della Ginmar.

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